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Mi mandi la tua presentazione aziendale?
Quante volte ti sarà capitata questa domanda. La presentazione aziendale è diventata un immancabile biglietto da visita.
Viene spesso chiamata corporate profile e contiene le informazioni necessarie per presentare la propria azienda.
E’ un documento di presentazione iniziale che da spesso seguito a meeting preliminari, ad incontri con banche, ad occasioni di vendita e molto altro.
Perché la presentazione aziendale è cosi importante?
Per un semplice motivo.
Su questa presentazione la tua controparte deciderà se vorrà aver a che fare con te oppure no.
Tutto il resto è secondario.
Inoltre, quando ti viene richiesta la presentazione aziendale il timing è fondamentale, non puoi lasciar passare giorni prima di condividerla, altrimenti sembrerà che la tua azienda non sia pronta a fare business.
La presentazione aziendale, inoltre, può servire a molti scopi e deve parlare a diverse audience.
Sembra quasi il coltellino svizzero delle presentazioni!
Come può esistere una presentazione cosi poliedrica?
Semplice, non esiste!
Mi stai prendendo in giro Maurizio?
Niente affatto:
Come fare quindi?
La parola chiave è modularità.
Una presentazione aziendale efficace deve necessariamente essere strutturata per moduli in modo da offrire la massima flessibilità.
Scomponendola in moduli, scoprirai che ci sono alcune parti che devono adattarsi all’audience ed al contesto, mentre altre sono abbastanza stabili.
Sulla presentazione di MLC Presentation Design Consulting ho lavorato con le sezioni di PowerPoint che si sposano perfettamente con la strutturazione di una presentazione aziendale.
Da dove cominciare?
Prima di tutto dobbiamo capire quali sezioni vogliamo includere nella tua presentazione aziendale ed in che ordine presentarle.
Il Lean Presentation Design ci insegna che una presentazione persuasiva ha una struttura ricorrente, rintracciabile in quello che viene chiamato Lean Presentation Strategy Canvas.
Una struttura vincente per la tua presentazione aziendale
Pensare in maniera lean alla tua presentazione significa avere la capacità di pianificarne strategicamente la struttura prima di scatenarti su PowerPoint.
Sono un grande utilizzatore di PowerPoint e credo fermamente che sia lo strumento perfetto per realizzare presentazioni ma approcciarlo troppo presto nel processo di creazione di una presentazione rischia di distogliere la tua attenzione da ciò che, in prima battuta, veramente conta: la storyline.
Lascia da parte gli allineamenti, la scelta di font, colori e seguimi attentamente.
Il Lean Presentatio Strategy Canvas è una colonna portante del Lean Presentation Design® e ti può guidare nella realizzazione di presentazioni davvero d’impatto.
Lasciamoci guidare ed anteponiamo la strategia comunicativa alla realizzazione pratica della presentazione.
Applichiamo insieme il Canvas.
Pronti?
Via!
Comprendi la tua audience prima di tutto
Ogni presentazione deve cominciare da un’attenta comprensione dell’ audience.
Anche una presentazione aziendale da corporate profile?
Assolutamente si!
A meno che tu non voglia realizzare l’ennesima, noiosa presentazione che passerà inosservata.
Devi chiederti quale sia il tuo obiettivo.
Fa attenzione, non ti sto chiedendo quale sia lo scopo di business come ad esempio: “vendere di più, aumentare le conversioni, ecc”.
L’obiettivo da inserire nella casella del Lean Presentation Strategy Canvas è un obiettivo di comunicazione e di cambiamento della tua audience.
Non è difficile, ti spiego.
Realizzare una presentazione aziendale efficace è come piantare un piccolo seme nella mente della tua audience.
Magari ci vorrà del tempo, ma prima o poi, se sarai stato capace, il seme germoglierà e le persone faranno qualcosa che non avrebbero fatto se non fossero entrate in contatto con la tua presentazione.
Pensa al caso in cui tu voglia ottenere un contatto con un nuovo cliente ad esempio.
Prima della presentazione potrebbero non conoscerti o non essere neanche consapevoli del loro problema, ma dopo averla ricevuta potrebbero essere pronti ad entrare in contatto con la tua realtà per valutare l’acquisto di un tuo prodotto o servizio.
Qual è il tuo obiettivo di persuasione, quale consapevolezza vuoi sviluppare nella tua audience?
Io utilizzo questo simpatico schema per fare il punto e chiarirmi le idee da subito.
Per completarlo devi avere una conoscenza minima della tua audience. Se non ce l’hai allora è il momento di fare un pò di ricerca o un pò di domande alle persone giuste.
Quali informazioni dovrei cercare?
Come vedi, non si tratta di scoprire la storia della vita di ogni persona nella tua audience, ma di conoscere le informazioni concrete che ti permettono di tracciare la via del cambiamento ed essere la loro guida.
Per quale motivo potrebbero non voler adottare il cambiamento che stai proponendo, quali conoscenze o idee hai bisogno di sradicare per instillare questa nuova consapevolezza?
Il Lean Presentation Strategy Canvas le chiama “resistenze”.
Le resistenze in Lean Presentation Design sono tutte le ragioni per le quali le persone non dovrebbero accettare la tua idea ed hanno un’importanza strategica nella realizzazione della tua presentazione aziendale.
Intuisci già a cosa ti serviranno?
Le resistenze sono il punto di partenza di un processo di reverse engineering della comunicazione.
Difficile? Per niente, seguimi.
Essere consapevole delle resistenze ti permette di identificare quali informazioni non possono assolutamente mancare all’interno della tua presentazione.
Vuoi acquisire un nuovo cliente ma temi non sia a conoscenza di tutta la tua esperienza nel settore e allora hai bisogno di mostrare dei testimonial o delle review.
Magari, stai realizzando una presentazione aziendale che ha lo scopo di condividere con i consumatori l’attenzione della tua azienda alle tematiche di ecosostenibilità poiché sei consapevole che questo trend di mercato sia un differenziale competitivo.
Ecco che ti troverai a descrivere i risultati di tutte le iniziative che la tua organizzazione ha intrapreso in tal senso.
Ti è chiara la dinamica di interazione tra Obiettivo / Audience / Resistence?
Se avessi qualche dubbio chiedi pure nei commenti, sarò felice di condividere un chiarimento.
Bene, allora andiamo avanti.
Ora che hai ben chiari audience, obiettivo e resistenze è il momento di impostare la storyline.
Cos’é una storyline?
Non è altro che l’ordine di presentazione dei tuoi contenuti.
Perché?
Semplicemente perché l’ordine in cui presenti le informazioni fa tutta la differenza del mondo. Puoi ottenere una storyline efficace ed un’altra noiosissima.
Il tutto sta nell’ordinare bene le informazioni presentate.
Una presentazione aziendale efficace parla delle persone
“Siamo l’azienda leader del settore, abbiamo anni di esperienza ed una miriade di clienti soddisfatti”.
Ecco come comincia la tipica presentazione aziendale.
Se anche la tua ha questa struttura, allora mettiti comodo e seguimi attentamente, c’é del lavoro da fare.
Ti sei mai sentito al centro dell’attenzione durante una presentazione?
Se cosi fosse, non sentirti in colpa, ci siamo passati tutti.
Fai attenzione pero, sentirsi al centro dell’attenzione può risultare fuorviante e farti sentire protagonista del momento.
Niente di più sbagliato!
Un bravo presentatore ha la capacità di mettere sempre l’audience al centro dell’attenzione.
Ruota i riflettori e puntali sulle persone che sono venute ad ascoltarti perché solo in questo modo riuscirai davvero ad innescare in loro un cambiamento.
Ogni buona presentazione ha un obiettivo chiaro sin dall’inizio come ad esempio: convincere un prospect ad accettare una call di approfondimento, persuadere un investitore a finanziare la tua startup, convincere i tuoi superiori a prendere una decisione di business piuttosto che un’altra, ecc.
Chi è che dovrebbe uscire trasformato a valle della presentazione?
Sei tu?
Niente affatto!
E’ la tua audience, tu sei li per loro.
A questo punto potrebbe sorgerti spontanea una domanda: “se la mia audience è protagonista della presentazione, io che ruolo rappresento?”
Tu sei la guida.
In Presentation Zen, Garr Reynolds sostiene che da presentatore ricoprirai il ruolo che il maestro Yoda ricopre con Luke Skywalker, una saggia guida che lo cambierà per sempre.
Se stessi realizzando una presentazione aziendale in stile corporate profile della tua azienda, dovresti chiederti in che modo i tuoi prodotti o servizi, possano essere di aiuto alle persone alle quali invierai le tue slide.
Apri la tua presentazione dal contesto (Context) e fornisci informazioni che amplino la visione della tua audience. Offrigli una visione di insieme o, semplicemente, un punto di vista diverso da quello al quale sono abituati.
Fagli scoprire qualcosa del loro mondo di cui non sono consapevoli ed illustra in che modo questo è importante per loro.
La connessione tra il tuo mondo ed il loro avviene solitamente tramite la descrizione del problema (Problem).
Non si tratta chiaramente di un tuo problema, bensi di un problema rilevante per la tua audience, al punto che sarebbero pronti a fare qualcosa che non avrebbero fatto pur di risolverlo.
Vedi come ti avvicini al tuo obiettivo di persuasione?
Bene, bene.
La soluzione è la sezione nella quale puoi introdurre i tuoi prodotti e servizi.
Fa attenzione però.
Non è una sbrodolata di dettaglio di tutte le tue offerte!
La soluzione rappresenta una precisa chiusura del cerchio rispetto al problema.
Ricorda: non c’é soluzione senza problema.
Il problema gioca un ruolo fondamentale nella storyline poiché crea tensione, che crea interesse e curiosità verso la soluzione.
La regola è semplice.
Non introdurre mai soluzioni che non rispondano a problemi che hai già introdotto.
La dinamica di interazione problema/soluzione è alla base di ogni storytelling efficace.
Lo so, ho usato un termine ormai abusato da chiunque.
Permettimi di chiarire una cosa pero: Storytelling non significa raccontare storie.
Non te l’aspettavi?
È proprio cosi!
La magia delle storie non sta nel raccontarne una, bensi nell’utilizzare la struttura narrativa tipica di una storia per ricreare quella dinamica di attrazione che le storie hanno su noi esseri umani da sempre.
Hai presente quando resti incollato davanti ad una serie TV per ore e non riesci a staccarti?
Ecco, sto parlando proprio di quello.
Ogni volta che il protagonista finisce nei guai restiamo incollati allo schermo in trepida attesa che la situazione migliori e tutto vada per il meglio.
Alle volte, preferiamo una fine triste al restare in sospeso.
Questi alti e bassi tra problema e soluzione creano interesse e, se usati correttamente, sono il modo giusto di far leva dello storytelling nelle tue storyline.
La parte di Evidence serve per costruire credibilità e parlare finalmente della tua azienda. Qui, puoi scatenarti, inserisci pure tutte le informazioni importanti che caratterizzano la tua azienda e ne rafforzano il brand.
Puoi utilizzare testimonial, progetti passati, interviste con clienti, risultati concreti, ecc.
Evidence: Utilizza i case study per rinforzare la tua credibilità
I case study sono uno strumento potentissimo per mettere in mostra l’esperienza della tua azienda. Infatti, i case study mostrano allo stesso tempo la referenza del cliente che è rimasto soddisfatto del lavoro svolto.
Inoltre, i case study permettono al potenziale prospect di comparare le tue esperienze passate con il progetto di cui ha bisogno.
Passando nella mente del cliente potrai leggere: “se lo hai già fatto bene per qualcun altro, lo saprai fare bene anche per me”.
Come si presenta un case study?
Personalmente credo che non basti raccontare cosa hai fatto. Ritengo sia necessario mostrare i risultati concreti che il tuo approccio ha portato nell’ambito di un determinato progetto.
Quindi, se dovessi impostare una slide di case study, segui questo schema:
Nello schema ho evidenziato il trittico Bisogno / Intervento / Risultati che riassume concretamente l’esperienza di un progetto.
Sulla parte destra ho riportato delle miniature di slide del progetto ma, nel tuo caso, potrebbero anche essere immagini del prodotto.
Visualizzarlo permette di portarne in vita l’idea e renderlo ancora più concreto.
Con la fascia centrale ho messo in evidenza la foto del cliente e le sue parole per potenziare l’effetto di riprova sociale.
Se sei curioso di sapere come si utlizzano i principi psicologici di persuasione per rendere le tue presentazioni irresistibili dai un’occhiata al mio libro Lean Presentation Design – come creare una presentazione efficace in un batter d’occhio.
Infine, ho posizionato il tuo logo e quello del cliente per rafforzare il branding e la collaborazione.
Template pronti all’uso per la tua Presentazione aziendale in MLC PowerPoint Add-in
Disegnando presentazioni di business, ti sarà capitato di avere bisogno di un template già pronto di timeline, agenda, ecc.
Maurizio, non posso crearmelo in autonomia?
Certo che puoi, ma quanto tempo perderai e quale sarà la qualità del risultato finale?
Ok, ci stai pensando…
Lanci il browser e cerchi dei template che assomiglino al tuo corporate brand o che abbiano uno stile simile nei colori, nel font, nell’approccio grafico.
Purtroppo non trovi niente che sia sufficientemente valido.
Se utilizzi MLC PowerPoint Add-in, la soluzione è a portata di mano. Infatti, il mio team mette a disposizione dei layout già fatti di Timeline ed Agenda slide che potrai inserire e modificare nell atua presentazione.
Lascia che ti mostri come trovarli e utilizzarli facilmente.
MLC PowerPoint Add-in: Timelines.
Fare clic su Risorse grafiche nella barra multifunzione del MLC PowerPoint Add-in.
Nel pannello laterale a destra scegli Timeline.
Ci pensiamo noi a fornirti degli allineamenti perfetti, I font della giusta dimensione e la migliore composizione grafica. Toccherà a te poi scegliere I colori, le informazioni ed il tipo di font. Per imparare a creare timeline efficaci per le tue presentazioni, guarda anche: Template Timeline Powerpoint: come crearli al meglio.
MLC PowerPoint Add-in: Agenda.
I template per l’agenda funzionano nello stesso modo. Clicca su Graphic Assets in MLC PowerPoint Add-in, nella finestra a destra.
Scegli quello che si adatta al tuo caso specifico.
Tieni presente che ogni dettaglio può essere modificato. Dovrai solo separare gli elementi per lavorarci più comodamente.
Per separare manualmente: seleziona il modello, fai clic con il tasto destro del mouse, seleziona UNGROUP.
Puoi farlo anche molto più rapidamente con una scorciatoia: ctrl + A (seleziona ogni slide), CTRL + SHIFT + H per separare tutto in un solo click.
Per trarre il massimo vantaggio dall’utilizzo della slide di Agenda, ti invito a guardare anche questa guida che ho pubblicato di recente: Come creare una slide di agenda in PowerPoint.
Call to Action: chiudere una presentazione aziendale professionale e concreta.
La presentazione aziendale, come tutte le presentazioni, dovrebbe avere un obiettivo chiaro e nitido sin dall’inizio.
Ti ricordi quando abbiamo impostato l’azione che volevi la tua audience compiesse a valle della tua presentazione?
Ecco, sto parlando di quello!
Se vuoi che le persone facciano qualcosa che non avrebbero fatto, e quindi ne vuoi influenzare il comportamento dovrai spingerli a farlo.
Nessuno agirà se non glielo chiederai esplicitamente.
Maurizio, intendi nella presentazione?
Esattamente!
La presentazione aziendale è un percorso di persuasione che porta il tuo interlocutore ad intraprendere un’azione.
Per esempio, potrebbero volerti contattare per illustrarti un progetto sul quale coinvolgerti come spesso accade con le presentazioni aziendali di primo contatto.
In questo caso, il modo migliore per chiudere una presentazione aziendale sarebbe invitare direttamente le persone a contattarti con una slide di contatti che dice “parliamone, o approfondiamo insieme”.
Nella nostra presentazione aziendale io invito il lettore a contattarci per condividerci la sua idea.
Ricorda, nessuno farà niente se non spinto a fare. Per cui, se vuoi innescare un cambiamento nella tua audience sta a te agire per primo.
Modularità – parola chiave di ogni presentazione aziendale efficace ed efficiente
Alcune sezioni della presentazione cambieranno mentre altre saranno più o meno sempre le stesse.
Facciamo chiarezza.
Lo storytelling iniziale è la parte che parla direttamente alle persone e va costruita sull’audience specifica.
In questo modo hai la possibilità di cambiare una sezione e mantenere le altre creando diverse declinazioni della presentazione corporate a seconda di cio che può interessare la tua audience.
Apri la tua presentazione aziendale creando da subito interesse per le persone e dandogli almeno una ragione per cui valga la pena sfogliare le tue slide.
Questa sezione è molto variabile e cambia in funzione del contesto e del target di riferimento.
Strutturiamo insieme le sezioni di cui abbiamo parlato direttamente in PowerPoint.
Per creare una nuova sezione clicca con il tasto destro tra due slide e scegli Add Section.
Nella finestra a popup ti basterà inserire il nome della prima sezione ed il gioco è fatto.
Dai, facciamolo insieme.
Le sezioni da creare sono:
- Context
- Problem
- Solution
- Evidence
- Call to Action
Una volta creata la sezione puoi nascondere le slide contenute al suo interno con un semplice click sulla freccina della sezione.
Così avrai visione chiara di tutte le sezioni nella tua presentazione.
Creiamo la sezione del contesto.
Creiamo le altre sezioni.
Ora ti basterà cliccare in ogni sezione della tua presentazione aziendale ed inserire le slide relative.
In una presentazione aziendale efficace ogni sezione ha il suo stile
Ogni slide gioca il fondamentale ruolo di condurre il lettore alla slide successiva.
La prima parte della presentazione deve generare interesse ed immergere le persone all’interno del flusso dei tuoi contenuti.
Soltanto dopo aver creato un buon livello di interesse le persone saranno interessate ad approfondire i dettagli della parte finale della presentazione aziendale in maniera autonoma.
Ecco perché la parte iniziale deve avere uno stile molto scorrevole ed immersivo.
Per gestire l’introduzione, il contesto ed il problema fino alla soluzione io utilizzo uno stile molto vicino a quello dei carousel per social media.
Cosa sono i carousel Maurizio?
Dai un’occhiata al nostro profilo Instagram – MLC Presentation Design – sul quale ne posto uno ogni settimana.
Ogni carousel è come una piccola presentazione fatta di slide che scorrono in sequenza in modo che una tiri l’altra.
Sono degli strumenti comunicativi fenomenali per il mondo dei social dove il livello di attenzione delle persone è molto basso e scostante. Pertanto sono strumenti che devono essere realmente immersivi.
Mi segui?
Bene, procediamo.
In pratica, realizzi uno script, ovvero il discorso che vuoi trasmettere tramite la presentazione e poi distribuisci i vari concetti attraverso più slide in modo che per leggere il prossimo concetto o il proseguio della frase, il lettore debba necessariamente passare alla slide successiva.
Guarda l’attacco della nostra presentazione aziendale:
Vedi come una slide tira l’altra?
Questo è solo un estratto della presentazione aziendale di MLC Presentation Design Consulting, se vuoi vederla tutta puoi scaricarla gratuitamente qui.
Benché a me piaccia mantenere questo stile immersivo attraverso tutta la presentazione, dopo la sezione in cui introduco la soluzione (ovvero i nostri servizi), vedrai che cominciano a comparire delle slide un pò più piene e dettagliate.
Sono slide che aggiungono informazioni arricchendo la presentazione ma che, allo stesso tempo, fanno branding.
Per questo motivo vengono utilizzate nella sezione di Evidence.
Perché questo cambio di stile all’interno della stessa presentazione?
Semplice!
Semplice!
Seguimi che ti spiego. Prima ti dicevo che lo stile varia in funzione dell’interesse.
Infatti, nella prima parte devi immergere il lettore catturando la sua attenzione, mentre nella seconda parte devi sfruttare l’interesse generato per rispondere a delle domande di dettaglio che si starà facendo su di te e sulla tua azienda.
Realizzare una presentazione aziendale professionale significa bilanciare sapientemente i contenuti alternando stili diversi a seconda dell’esigenza informativa della tua audience.
Che peso dare alle diverse sezioni della presentazione aziendale?
In questo articolo, abbiamo discusso più volte quanto sia importante declinare il contenuto della tua presentazione in funzione dell’audience specifica.
Come si fa concretamente?
Devi comprendere il livello di consapevolezza della tuo interlocutore per poter fare la migliore presentazione dell’azienda.
La tua audience potrebbe essere più o meno consapevole della tua esistenza e della tua offerta. Se poi vogliamo essere precisi, ci sono circostanze in cui potrebbero non essere nemmeno consapevoli di avere un problema.
Ecco che la tua presentazione aziendale si configura come un vero e proprio documento educativo.
Sfruttiamo la scala di valore di Schwartz che spiega come ogni contenuto dovrebbe servire a spingere il lettore al livello di consapevolezza successiva il lettore.
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Unaware
Il potenziale cliente non è consapevole di avere un problema e non ha quindi bisogno di nulla
Pain Aware
il potenziale cliente sta soffrendo un problema e non è consapevole delle soluzioni
Solution Aware
Il potenziale cliente ha un problema ben identificato ed è consapevole delle potenziali soluzioni
Product Aware
Il potenziale cliente è consapevole della tua offerta ma non ha ancora fatto la scelta finale
Most Aware
Il potenziale cliente conosce la tua azienda, la tua offerta e si fida di te
Quando produci una presentazione aziendale modulare ti conviene partire dal livello di consapevolezza più basso e sviluppare i contenuti per coprire tutta la scala di Schwarz.
Sfrutteremo poi la modularità della tua presentazione aziendale per nascondere o modificare alcune sezioni a sconda delle esigenze specifiche.
Ad esempio, nella versione online della presentazione aziendale di MLC Presentation Design Consulting, ho lasciato la versione completa perché chiunque può scaricarla dal sito e non sono in grado di prevedere che tipo di audience potrebbe fruirne.
Adatta la Presentazione aziendale al contesto
Spesso i clienti mi chiedono se una presentazione aziendale può contenere più informazioni rispetto ad un’altra presentazione semplicemente perché non si può rinunciare ad inserire ogni concetto possibile.
Se non rinunci tu, sarà il cervello della tua audience a rinunciare alle informazioni in eccesso.
Per cui, si, tu puoi inserire tutti i contenuti che vuoi ma non è detto che tutto quello che metti nella presentazione sarà effettivamente fruito o compreso dalla tua audience.
Quindi, che densità di contenuti è giusto utilizzare sulle proprie slide?
Dipende dall’esperienza di fruizione che desideri per la tua audience.
Ti consiglio di concentrarti sempre sull’esperienza più che sul futile abbellimento delle slide che spesso è fine a se stesso.
Se non lo hai già fatto, dai un’occhiata al modo io cui concepisco l’esperienza a livello grafico visivo sulle mie slide: Crea presentazioni PowerPoint efficaci con il Neuro presentation design.
Torniamo a noi.
Sei con me?
Bene, procediamo.
In generale, si dice che esistano presentazioni da leggere e presentazioni fatte per essere ascoltate, di supporto ad un relatore.
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Si definiscono self-standing le presentazioni che non hanno bisogno di un relatore per trasmettere il messaggio e sono quindi indipendenti.
Chiameremo invece not-self-standing quelle immaginate per essere di supporto ad un relatore.
In che modo sono diverse?
Una presentazione fatta per essere fruita in autonomia dal lettore avrà bisogno di una struttura di contenuti più articolata di una che scorre a schermo mentre parli.
Questo mi porta già a dirti che difficilmente una presentazione può svolgere entrambi questi compiti.
Solitamente, quando realizzo una presentazione aziendale per un cliente propongo una versione full (self-standing) ed una versione che chiamiamo slim (not-self-standing) da estrarre dalla prima.
Tutto qui?
Questa è solo la punta dell’iceberg!
In realtà vorrei che fossi un pò più flessibile di cosi e che ti portassi a casa l’importanza di progettare l’esperienza di fruizione per la tua audience.
Infatti, ci possono essere molte circostanze intermedie nella realtà.
Immagina di mandare la tua presentazione aziendale ad un potenziale nuovo cliente appena finito un incontro.
Sul taxi, tornando al suo ufficio, riceve la mail e la apre da Smartphone dando una scorsa veloce alla presentazione direttamente dal suo smartphone.
Poi, una volta in ufficio, passando alla macchinetta del caffé la condivide con un collega mostrando le slide più interessanti direttamente sul suo smartphone.
Il collega resta colpito da una slide e chiede di inviargli uno screenshot al volo su Whatsapp.
Mi fermo, che dici?
Direi che è sufficiente per comprendere come la tua presentazione aziendale può seguire percorsi molto diversi dal semplice “può essere letta” o “può essere ascoltata”.
Capisci l’importanza di comprendere il contesto adesso?
Questa è la ragione per la quale ti consiglio vivamente di progettare immaginando gli scenari di fruizione della tua presentazione.
Come comportarsi quindi in uno scenario come quello illustrato?
Prima ti ho parlato dello stile carousel per realizzare una presentazione.
I social sono ottimizzati per mobile, quindi possono insegnarci come catturare l’attenzione in situazioni estreme come lo scenario appena illustrato.
Ecco perché la mia presentazione aziendale usa questa tecnica soprattutto in fase di apertura.
Lo scorrimento da una slide all’altra verrà naturale.
In questo caso si parla di presentazioni mobile first, ovvero concepite già per una fruizione da smarphone.
Interessante anche il caso di presentazioni virtuali, ormai sempre più diffuso.
Ci sono tante considerazioni da fare in questo caso ma, una su tutte, credo sia il fatto che un utente può facilmente perdere dei pezzi di presentazione per problemi di connessione.
In quel caso, delle slide ben realizzate che contengano il contenuto visivo per fargli sapere a che punto sei e quale messaggio chiave stai condividendo ti possono aiutare a tenere tutti al passo ed evitare continue interruzioni.
Potresti ad esempio imparare ad usare una slide di agenda in PowerPoint con sistema di navigazione completo.
Vedi quanti esempi potremmo fare?
Ho elencato solo alcuni degli scenari che mi vengono in mente ma condividi liberamente nei commenti altri scenari possibili che ti sono capitati in modo da rendere questa guida più ricca e completa con anche il tuo contributo.
Presentazione aziendale PPT vs Presentazione aziendale PDF
La presentazione aziendale PowerPoint è certamente il punto di partenza per un processo di creazione collaborativo.
Grazie alla suite Office 365 PowerPoint è possibile lavorare con i tuoi colleghi in tempo reale sullo stesso file, sia da App desktop che da browser.
Ciò che trovo particolarmente utile però è la funzione dei commenti.
Utilizza la scorciatoia CTRL + SHIFT + M per attivare il commento, tagga la persona interessata utilizzando la “@” e scrivi.
La persona che hai taggato riceverà una email di notifica in modo da poter essere messa al corrente che hai bisogno di una sua risposta.
Questo tipo di interazione favorisce significativamente la collaborazione tra team, soprattutto in remoto.
Quindi, la creazione della presentazione aziendale PowerPoint è certamente il primo passo. Grazie a PowerPoint chiunque ci potrà lavorare senza necessariamente essere esperto di altri software ben più complessi ed assolutamente sovradimensionati per questo compito.
Fa attenzione pero, non pensare neanche di inviare il PowerPoint ad un cliente!
La presentazione aziendale PowerPoint è un documento modificabile e di non facile lettura.
Capisco il modificabile, ma perché non è di facile lettura Maurizio?
Semplice!
In generale una presentazione aziendale PDF si apre molto più velocemente e pesa molto meno, il che ne favorisce utilizzo e condivisione.
C’é un altro punto importante.
Pensa al paragrafo precedente in cui abbiamo analizzato come il contesto di riferimento possa incidere sulla realizzazione del tipo di presentazione.
Ci sono contesti, come ad esempio il mobile, in cui una presentazione aziendale PDF è certamente più performante.
Perché?
Prova ad aprire un PDF ed un PowerPoint dal tuo smartphone e poi mi dici quale dei due è più immediato e fruibile.
Quindi, per la creazione lavora con presentazione aziendale PDF ma per l’invio e la condivisione tutta la vita una presentazione aziendale PDF.
Conclusioni
La presentazione aziendale è il primo biglietto da visita della tua organizzazione. Da essa dipenderà se la tua audience vorrà avere a che fare con te oppure no.
Una presentazione dell’azienda efficace inizia generando interesse, parlando alle persone e non è mai autoreferenziale.
Puoi utilizzare il Lean Presentation Strategy Canvas per strutturare la storyline della tua presentazione aziendale.
Non approfondirò oltre in questo articolo, quindi, se sei interessato a sapere davvero come utilizzarlo per le tue presentazioni ti rimando al libro ufficiale – Lean Presentation Design – come creare la presentazione perfetta in un batter d’occhio.
In alternativa, puoi seguire il mio corso Lean Presentation Strategy & Storytelling online.
Infine, si tratta di una presentazione che cambia spesso nelle sue varie declinazioni ad audience diverse con diversi livelli di consapevolezza e diversi contesti di fruizione.
Per questa ragione si lavora con presentazioni modulari sfruttando le sezioni di PowerPoint e si invia sempre un documento PDF di più facile fruizione.
Vuoi condividere con me ed il mio team la tua presentazione aziendale e sapere come migliorarla? Contattaci e saremo felici di condividere il nostro pensiero.
Comments on Presentazione aziendale: la guida definitiva per realizzarne una modulare ed efficace